In passato quando si andava a Porto Ercole e Porto S. Stefano per cercare una persona, se non conoscevi il suo soprannome era difficile trovarla (ancora oggi le cose non sono del tutto cambiate).“Cianara”, era il soprannome della mia nonna materna e quando nel 1938, andammo ad abitare presso di lei a Le Grotte di Porto Ercole, ricordo che ogni tanto cucinava questa pietanza, veramente buona.
300 gr. di scampi
una cipolla non troppo grande
prezzemolo, sedano, basilico
Aglio, un pezzo di peperone piccante
1/2 bicchiere di olio
250 gr. di pomodori molto maturi (oggi ci sono i pelati)
300 gr. di peperoni quadrati, colorati
300 gr. di patate
sale
il soffritto è a buon punto, aggiungere i pelati e se
necessario un po’ di acqua calda, o brodo molto
lungo, aggiustare col sale, mettere il peperone
piccante e lasciar cuocere ancora per un po’.
Lavare bene gli scampi e versarli nel sugo.
Dopo qualche minuto versare il vino e far evaporare.
aggiungere, se necessario acqua calda, o brodo
molto lungo, versare i peperoni tagliati a strisce
e le patate tagliate a pezzi abbastanza grossi.
Affettare del pane raffermo, sistemarlo in una grossa
zuppiera ed a cottura avvenuta, versare il tutto sul
pane e servire calda.
La zuppa sarà ugualmente gustosa.

Che oggi chiamano povera. (come mangiavano bene questi poveri)
egidiobaresedibari
egidiobaresedibari
cuocoimperfetto